Passive income, o reddito passivo, è un reddito che una volta impostato correttamente continua ad arrivare senza dover fare quasi nessuna azione.
Passive income, che tradotto in italiano, reddito passivo.
“Reddito passivo” è un termine un po’ errato perché sembra dire un reddito perenne senza alzare un dito.
Più appropriato è “reddito automatizzato”, automated income in inglese, ovvero un reddito che una volta impostata un’attività, essa lavora in maniera automatizzata richiedendo solo poca manutenzione.
Il passive income nasce dall’idea di fare soldi online sfruttando le opportunità create da Internet e dai social.
Spesso le persone pensano di fare soldi facilmente impostando un’attività online come un e-commerce.
Purtroppo non basta creare un sito Internet, per aver finito il lavoro. In realtà ci sono altre attività ben più complesse come il marketing, il SEO (Search Engine Optimization) ed un aggiornamento continuo dei prodotti.
Tutte le attività che ti permettono di generare un reddito passivo vengono impostate nella stessa maniera, e la metafora migliore per spiegarle sono i distributori automatici.
Per iniziare un business di distributori automatici devi comprare un distributore automatico, capire che prodotti metterci dentro, ed affittare lo spazio dove installare il distributore.
Finita la prima fase di impostazione dell’impresa di rivenditori automatici non ti resta che ritirare i soldi e rifornire i prodotti.
Per essere un vero reddito passivo, all’inizio rifornirai tu stesso i distributori automatici, poi, una volta capito il guadagno effettivo, deciderai se pagare qualcuno che continui a rifornire e a decidere i prodotti per te.
In questo modo sei arrivato ad avere un reddito passivo.
Le attività online rispecchiano questo modello. Va infatti costruita una pagina o un canale che viene visitato molto e da lì si inizia a vendere un prodotto fino a quando si riesce ad automatizzare tutto il processo.
Le attività principali di passive income per fare soldi online sono:
- Affiliate marketing
- Canale YouTube
- E-commerce
- Vendita di prodotti virtuali
L’affiliate marketing consiste nel promuovere un prodotto di un altro venditore al fine di ricevere una percentuale degli incassi, una commissione fissa sui clic o un’altra formula simile.
Questo metodo per generare reddito passivo è molto funzionale perchè ti permette di utilizzare qualsiasi canale su cui sei presente, dove hai una audience o un seguito, per poi monetizzare questo canale.
Partendo da un canale che tratta un argomento specifico, per esempio Instagram, YouTube o un blog online, puoi trovare prodotti che offrono un link di affiliate marketing che riguardano questo argomento e sarai sicuro che i tuoi lettori saranno interessati al prodotto.
Resta molto importante scegliere un prodotto di qualità, quindi è sempre meglio sperimentare ed esserne soddisfatti prima di raccomandare il prodotto al tuo pubblico affezionato.
Infine, considera la promozione di un servizio piuttosto che un prodotto, infatti alcune aziende offrono un link di affiliate marketing per il quale riceverai una percentuale degli incassi totali del cliente che hai portato.
Questa modalità è molto redditizia per i prodotti venduti tramite abbonamento, che di solito sono i servizi.
Un canale YouTube non è facile da iniziare, ma una volta raggiunta una certa dimensione (per monetizzare bisogna rispettare alcuni requisiti come min 1000 iscritti) funziona da solo. Infatti i video su argomenti sempre utili e non basati su una moda momentanea continueranno a crescere portando reddito grazie alle pubblicità.
Come abbiamo visto, il canale Youtube è molto utile anche per l’affiliate marketing, però l’attività che si lega al canale YouTube per eccellenza è l’e-commerce.
Un e-commerce è un sito online che consiste nella vendita di prodotti. Una volta costruito il sito, l’attività è pronta per partire.
La parte più complicata dell’e-commerce è sicuramente la gestione dei prodotti, le spedizioni e la logistica in generale ed il marketing, ovvero l’acquisizione di clienti.
Esiste un metodo chiamato dropshipping che permette di automatizzare tutta la parte di logistica. Partendo da un sito che vende prodotti molto economici, si possono rivendere sul proprio e-commerce mandandoli direttamente dal sito del fornitore al cliente. Anche se ormai è tardi per iniziare il dropshipping, visto che i fornitori non vogliono più lavorare con questa tipologia di vendita.
Se i guadagni sono buoni si può considerare di pagare qualcuno per fare le pubblicità ed in questo modo automatizzare il marketing.
Oppure si può utilizzare il proprio canale social, canale YouTube o blog per promuovere l’e-commerce.
La vendita di prodotti virtuali quali corsi, certificazioni, e-book e simili è un’attività che sta riscuotendo molto successo.
Il motivo è semplice, funziona come un e-commerce ma senza la complicazione della parte logistica. Quindi appena un cliente compra il prodotto, lo ha a sua disposizione direttamente online o sul suo computer.
Come le attività precedenti, c’è una fase di impostazione del business nella quale vengono creati questi prodotti online. Una volta creati si possono caricare su un piattaforma che li “vende per te”, come può essere Amazon per gli e-book.
Il passive income, come ogni tipo di reddito, deve sottostare alla Legge italiana.
Per avere le tue attività online devi infatti aprire una partita IVA ed iniziare ad emettere fatture elettroniche, scontrini. E gestire una contabilità.
Molte attività come il freelance il libero professionista o il consulente si possono iniziare senza partita IVA, utilizzando la prestazione occasionale.
Spesso queste attività hanno inizio in contemporanea con un lavoro dipendente, il che è possibile a meno che non sia specificato nel contratto di lavoro.
Purtroppo la promozione online di un’attività è considerato come un segnale di organizzazione e di attività continuata e per questo non può essere operata nella prestazione occasionale. È quindi obbligatorio aprire la partita IVA se si vuole avere un reddito passivo.
Articolo Tratto da SumUp